Intervista alle nostre volontarie di SCN
Da novembre 2016 Tania e Rebecca svolgono il Servizio Civile Nazionale presso Cooperativa Samarcanda.
Nel precedente articolo hanno raccontato le attività che svolgono nel loro servizio:www.samarcandaonlus.it/un-anno- di-servizio- civile-a- samarcanda/
Di seguito riportiamo un’intervista alle volontarie sulla loro esperienza vissuta finora:
1) Cosa ti ha spinto a scegliere di partecipare al Servizio Civile Nazionale (SCN)?
R: Avevo un paio di compagne di corso dell’università che stavano svolgendo il Servizio Civile Nazionale e mi raccontavano di quanto fosse importante per loro quell’esperienza, soprattutto arrivando da un percorso di studi in Scienze dell’Educazione e della Formazione. Da loro, quindi, mi sono ispirata e ho iniziato ad informarmi e a scoprire la grande varietà di progetti che offre il Servizio Civile Nazionale.
T: Dopo il mio percorso di studi in Scienze del Servizio Sociale ho scelto di sfruttare l’esperienza di Servizio Civile per accrescere le mie esperienze, conoscere nuove realtà che operano nel nostro territorio e mettere a disposizione il mio tempo e le mie energie in un progetto che rispecchia i miei valori.
2) Perché proprio il progetto “Viandante e cittadino 2015”?
R: Cercando il progetto che potesse fare al caso mio, ho seguito principalmente 3 criteri: 1) la vicinanza geografica: per comodità, ma soprattutto per poter essere una cittadina attiva nel territorio nel quale vivo ogni giorno e conoscere pian piano le realtà, gli eventi e i servizi della zona. 2) i miei interessi: prima di iniziare il SCN ho svolto diverse attività di volontariato, in particolare negli ultimi anni a contatto con persone immigrate in Italia. Da quell’esperienza ho voluto esplorare maggiormente questo ambito: nel servizio di “accoglienza e integrazione di richiedenti e titolari di protezione internazionale” della Cooperativa Samarcanda, ad esempio, ho la possibilità di conoscere quali sono le competenze richieste agli operatori che lavorano nel settore. 3) le mie curiosità: prima del SCN non avevo mai avuto esperienze a contatto con persone adulte ospitate in un centro di accoglienza. Nelle mie attività di volontariato sono entrata in relazione principalmente con bambini e/o ragazzi. Mi ha incuriosito, quindi, la possibilità di prestare servizio a “Casa Bakhita”, soprattutto per capire quale ruolo avrei potuto ricoprire e che tipo di rapporto si sarebbe potuto instaurare con queste persone.
T: I progetti di Servizio Civile sono davvero molti e diversi tra loro. Ho scelto il progetto Viandante e cittadino 2015 per la possibilità di partecipare a due realtà: Casa Bakhita e l’accoglienza di richiedenti asilo. Ritengo che questo sia un valore aggiunto di questo progetto perché permette di intraprendere due esperienze diverse. Il mio interesse era soprattutto rivolto al progetto di accoglienza dei richiedenti asilo, essendo una realtà per me nuova e che negli ultimi mesi avevo iniziato a conoscere con l’accoglienza nel mio paese di alcuni ragazzi. Avevo la voglia di approfondire e conoscere meglio questi ambiti, scoprire e imparare come lavora un equipe e mettermi alla prova in un ambito nuovo.
3) Cos’hai imparato di nuovo?
R: Penso di avere imparato a riflettere sulle modalità con le quali mi rapporto alle altre persone, a capire il peso delle azioni che si compiono e delle parole che si dicono nei diversi contesti. Ho pian piano scoperto anche le difficoltà di svolgere il lavoro dell’operatore, ma anche le gioie e le soddisfazioni che si vivono stando a contatto con persone diverse, di diverse età e con diverse storie.
T: Questa esperienza mi ha permesso di partecipare e osservare il lavoro d'equipe, la gestione dei conflitti e delle situazioni delicate, l’apertura e l’interesse nel prendere in carico e accogliere ogni persona. Inizialmente non è stato facile capire come relazionarmi con gli ospiti, comprendere il mio ruolo, trovare le modalità giuste con cui pormi. Per superare queste difficoltà è stato importante avere la possibilità di essere accompagnata e seguita in questo percorso, credo che questo mi abbia aiutata a maturare e ad essere più consapevole del mio modo di pormi e relazionarmi con gli altri e più attenta ai vissuti e alla storia delle persone che incontro.
4) Lo consiglieresti? Perchè?
R: Consiglio il SCN! Lo consiglio perché è un’esperienza formativa sotto moltissimi punti di vista. Il Servizio Civile Nazionale permette di maturare personalmente e professionalmente. Essere volontario all’interno di un ente dà la possibilità di osservare e sperimentare varie sfaccettature della struttura e dei professionisti che vi operano all’interno, in quanto si ha l’occasione di affiancare persone con diversi ruoli e diversi modi di operare.
T: Personalmente consiglierei l’esperienza di Servizio Civile Nazionale perché è un’opportunità per conoscere e vivere a pieno un servizio, mettersi in discussione, aumentare le proprie competenze, ma soprattutto di crescere a livello umano e relazionale. La partecipazione alle equipe e alla vita dei servizi permette di essere protagonisti di questa esperienza, di incontrare e conoscere molte persone.
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