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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Contro la violenza promuoviamo la cultura del consenso

Solo Sì vuol dire
Un “no” dopo tanti “si’” vuol dire “no”.
Un “non lo so” vuol dire “no”.
Un “sì” dopo un “se non lo fai vuol dire che non mi ami” è un “no”.
Un “fermati” vuol dire “no”.
Un “sì” forzato, dopo tanti “no” vuol dire “no”.
Il Silenzio vuol dire “no”.
Indossare biancheria sexy non è consenso.
Non opporre resistenza non è consenso.
Un bel vestito non è consenso.
Non sono sicura” non è consenso. 

Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne

Cooperativa Samarcanda vuole ribadire che è fondamentale parlare, parlare e ancora parlare di violenza sulle donne.

Perché dal nostro osservatorio vediamo emergere sempre più casi di violenza, perché vediamo ancora  molti limiti nel dare risposte efficaci, perché è importante parlare delle diverse forme di violenza per riconoscerle fin dai primi segnali.

Perché è importante dire che il consenso è alla base di ogni rapporto.

Perché è importante dire che le parole sono importanti.

Perché è importante dire che ogni caso di violenza ci riguarda tutti e tutte.

Perché è importante parlare della violenza sulle donne perché smetta di essere un fatto privato coperto dalla cultura del patriarcato.

In collaborazione con l’equipe Seta vi invitiamo a partecipare alle seguenti iniziative

A Schio sabato 23 Novembre

Sono ragazzi, cosa vuoi che sia! Paradigmi e falsi miti sulla violenza di genere negli adolescenti e nelle giovani coppie

Alle 9.00 al Faber-Box, sala Meeting Box,  Piano Terra Viale Tito Livio, 25, ci sarà un convegno aperto alla cittadinanza promosso dal Centro Antiviolenza di Schio, Cooperativa Samarcanda e Associazione Donne per le Donne

Intervengono: Laura Pomicino, psicologa e psicoterapeuta Università di Trieste, Dott.ssa Lorena Bergozza, Ulss 7 distretto 2 Direttrice IAF Spazio teen -ager. Modera l’incontro Alessandra Simonelli direttrice del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova.

Per informazioni e iscrizioni: progettoseta@samarcandaonlus.it

A Malo

*Lunedì 25 Novembre

Alle 10.30 in Piazza Zanini “In cammino contro la violenza”   camminata contro la violenza sulle donne a cura dello Sportello Donna di Malo 

*Martedì 26 Novembre

Alle 20.30 presso l’Auditorium Rigotti “Storia di Bimba”

Spettacolo teatrale sulla violenza assistita  liberamente ispirato a “Storie sui fili” di Carla Baroncelli a cura di Associazione Artemuda di Torino – indicato per un pubblico adulto.

L’ingresso è gratuito.

Bimba va all’asilo. I bambini la chiamano “orfana”, perché non ha un babbo. Ma Bimba risponde che non è orfana, perché ha una mamma e un nonno che le fa anche da babbo. Fino a quando la mamma conosce un uomo, chiamiamolo V., che diventa il suo nuovo compagno. Da quel momento Bimba assiste a pugni, schiaffi, urla, gelosie, tradimenti: V. non uccide la madre di Bimba, ma riduce la sua bocca morbida in due labbra secche. Mentre Bimba, nascosta dove stanno i ragni, sente parole senza capire. Per cinque anni vede sangue e ferite. E mentre le ragnatele intrappolano la madre, intrappolano anche lei. Quei fili le catturano l’infanzia. Le impediscono di crescere. 

*Dal 20 Novembre

  • Vetrina tematica e bibliografia dedicata presso la Biblioteca Comunale di Malo Luigi Meneghello
  • Campagna di sensibilizzazione in collaborazione con i Commercianti di Malo

Dal 22 al 30 novembre presso l’esterno del Museo Casa Bianca ci sarà l’installazione “Gocce di ricordi” a cura di Croce Rossa Italiana – Comitato di Thiene

Per informazioni e iscrizioni: sportellodonnamalo@comune.malo.vi.it, tel. 3703660891

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“Ringrazio lo Sportello Donna, le volontarie e i pubblici esercizi che aderiscono all’iniziativa – afferma l’assessore alle politiche sociali Federico Spillare -. La collaborazione a 360 gradi è particolarmente importante in quanto consente di amplificare particolarmente la sensibilizzazione sul tema del contrasto alla violenza sulle donne e di implementare la conoscenza dei percorsi che permettono di uscire da situazioni di violenza”
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